Il Palazzo Reale e la celebrazione della “transavanguardia”
Come già avevamo preannunciato alcuni giorni fa, la corrente del “transavanguardismo” è sempre più di casa, qui a Milano.
Il termine transavanguardia è stato coniato dal critico Oliva con cui definì un gruppo di artisti (Chia, Clemente, Cucchi, De Maria e Paladino) che, negli anni 70, rappresentavano la “magnifica cinquina” di un nuovo movimento culturale che si stava diffondendo.
La corrente dei transavanguardisti si distaccò fortemente dall’arta concettuale e povera che dominava al tempo, per ritrovare quei tratti di insicurezza e emotività che si stavano perdendo.
Dopo oltre trent’anni di successo “di nicchia”, il Palazzo Reale di Milano continua ad ospitare varie opere di questi grandi autori. La mostra è aperta al pubblico già da Novembre scorso, ma si concluderà questa settimana (ultima data: 22 Aprile).